Genova. Toti: “Entro 5 giorni il piano per la demolizione del ponte”
GENOVA, POLITICA, PRIMO PIANO 28 agosto 2018Genova. «Il ponte lo abbatteremo di sicuro. Nel giro di cinque giorni lavorativi verrà presentato alla struttura commissariale il piano o più piani di Autostrade per demolire il manufatto».
Lo ha detto il commissario per l’emergenza di ponte Morandi, e governatore della Liguria Giovanni Toti dopo la riunione con Autostrade. «L’intero ponte sarà demolito», ha aggiunto Toti.
«Come richiesto ieri da una lettera che sollecitava Autostrade – ha spiegato Toti – la società si è presentata alla struttura commissariale per dirci che sta lavorando alla messa in sicurezza e demolizione dell’intero manufatto, che può svolgersi con diverse procedure e diversi impatti sull’area. Non ci sono piani di dettaglio, abbiamo dato alla società tempo fino a venerdì prossimo. Il piano dovrà essere sottoposto prima alla Procura, perché serve il dissequestro dei tronconi del ponte, e poi andrà sottoposto ai nostri tecnici, quindi andrà in giunta». L’amministratore delegato Fabrizio Palermo è stato nel capoluogo accompagnato da un gruppo di esperti e ha incontrato il commissario per l’emergenza Giovanni Toti e il sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi per capire quali mosse fare. Al termine di una lunga riunione è stato deciso che le misure concordate saranno inserite in un protocollo d’intesa pronto in 15 giorni. Palermo è stato nella sede di Ansaldo Energia, sfiorata dal crollo e alle prese con le limitazioni della zona rossa che bloccano la palazzina uffici e una mensa. Non ha commentato i rumors su un possibile ingresso nel capitale di Autostrade ma ha rimandato a quanto espresso dal ministero, che ha smentito ogni voce.
«Siamo qui per confrontarci con Regione e Comune e capire come il Gruppo può dare sostegno finanziario per imprese e infrastrutture» ha spiegato. Con Palermo, hanno fatto un sopralluogo sotto alla parte di ponte rimasto in piedi, accanto all’ingresso, gli Ad di Fincantieri e della fabbrica genovese, Giuseppe Bono e Giuseppe Zampini, pronti a fare la loro parte. Fincantieri anche a ricostruire il ponte: «Siamo in grado di farlo ma nessuno per il momento ce lo ha chiesto. Abbiamo le capacità e le conoscenze per costruire un’opera come questa» ha detto Bono.
(Lara Calogiuri)

