Genova. Dopo 58 anni, la città dirà addio alla Rinascente
BACHECA WEB, GENOVA, PRIMO PIANO 4 novembre 2018Genova. La città è pronta a dire addio alla Rinascente. Non è bastato l’aumento di vendite dell’ultimo periodo (con un guadagno medio di 152 mila euro), dovuto alla svendita al 70%, a far cambiare idea ai vertici dell’azienda.
«La città é poco attrattiva e non vuole spendere» avevano fatto sapere, in concomitanza della data di annuncio. Nessun passo indietro a un anno di distanza e sul tavolo resta il futuro occupazionale di una quarantina di lavoratori (inizialmente erano 59).
C’é chi ha rassegnato le dimissioni, chi ha accettato il trasferimento e chi ha atteso. Tra questi ultimi c’è anche chi aveva creduto alle parole delle autorità locali, quando al primo e unico tavolo con i sindacati (febbraio scorso) si dicevano sicuri dell’esistenza di un piano B, che avrebbe garantito continuità occupazionale. Ma del ‘famoso investitore estero’, a un giorno dalla chiusura, nemmeno l’ombra ed ecco allora l’unica via percorribile, la richiesta di buonuscita.
Nell’edificio di via Vernazza la Rinascente occupava 5 mila metri quadri. Tre piani nel cuore di Genova che da domenica 4 novembre rimarranno vuoti. Una sconfitta, dopo oltre 58 anni di attività, che Genova e Banca Carige (proprietaria dell’immobile) avrebbero potuto evitare. Alle ore 20 di domani domenica 4 novembre, i genovesi saluteranno per l’ultima volta la Rinascente. Con loro, a partire dalle 19.30, ci saranno i sindacati che in questi anni hanno sempre visto nel marchio una garanzia lavorativa che da domani sera verrà a mancare.
(Lara Calogiuri)

