Savona. Riflessioni di un ex alunno del prof. Pierluigi Badarello
BACHECA WEB, LA POSTA, SAVONA 7 giugno 2020Savona. Sono già innumerevoli le testimonianze e i ricordi del prof. Pierluigi Badarello.
Non voglio quindi indugiare, in questa sede, a ricordare le qualità del professore. In questo senso, il mio contributo si limiterebbe a una mera adesione a quanto già scritto da altri.
Qui voglio invece assumermi la responsabilità di un’affermazione tanto banale quanto scomoda: quando una persona sceglie di togliersi la vita, la comunità che lo ospitava è insieme vittima e carnefice di quel gesto.
Tutti ci siamo chiesti, in questi giorni, come sia possibile che una persona buona come Lui sia stata lasciata sola e che questa solitudine l’abbia infine consumata.
La risposta è facile, tanto che il solo porsi la domanda è già un disperato tentativo di scordare l’evidenza: la società in cui viviamo e che ciascuno di noi concorre ogni giorno a creare non dà valore alla gentilezza e alla sensibilità.
Sono valori per i deboli, che ripudiamo quotidianamente in favore di ideali di potere, bellezza, popolarità e prosperità economica.
Questi ideali non erano adatti per il prof. Badarello, troppo impegnato a sognare una comunità dove nessuno viene lasciato indietro.
Non ho molto altro da aggiungere e non voglio nemmeno lanciarmi nell’auspicio che la sua scomparsa porti a un qualche cambiamento nella società. Non accadrà.
Mi dispiace professore, purtroppo “non funziona”.
Marco Marengo

