Misure antimafia: il potere di contrasto dei prefetti
POLITICA 21 settembre 2010Dai controlli formali al controllo sostanziale: alle misure di contrasto alla mafia si aggiunge ora un nuovo strumento, operativo anche nella fase esecutiva dei lavori pubblici. Con il decreto n.150, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 10 settembre 2010, il prefetto può concretamente esercitare il potere di controllo e di accertamento, affidatogli dalla legge n.94 del 2009. Il regolamento – che entra in vigore il 25 settembre prossimo – disciplina, in particolare, le modalità con le quali vengono rilasciate le informazioni riguardanti gli accessi e gli accertamenti effettuati presso i cantieri delle imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori pubblici. In sostanza, il provvedimento amplia l’ambito di intervento dei prefetti in materia di contrasto alla criminalità organizzata, conferendo loro il potere di disporre accessi e accertamenti nei cantieri, avvalendosi di Gruppi interforze. Si tratta dei poteri già attribuiti all’Alto Commissario antimafia, il cui esercizio trasferito, ai prefetti, si propone di accertare – attraverso indagini di polizia – eventuali forme di collusione riscontrate.

