Cultura. Archivio Diocesano Albenga-Imperia. “Archivi ai tempi del corona”, il quarto schedatore dell’Archivio Diocesano di Albenga-Imperia è Paolo Ramagli
CULTURA, SAVONA 21 aprile 2020Albenga. Carissimi appassionati di Archivi e arte, per la serie “Archivi ai tempi del corona”, il quarto schedatore dell’Archivio Diocesano di Albenga-Imperia che vi presento è Paolo Ramagli, che ci ricorda chi siamo, come si svolge il nostro lavoro di archivisti e che cosa possiamo fare per coloro che desiderano fare ricerche storiche.
Questo difficile periodo di isolamento in cui anche il lavoro di catalogazione è inevitabilmente ridotto al minimo per l’impossibilità di accedere ai fondi dell’archivio, porta a riflettere sull’importanza dei cataloghi online di pubblico accesso derivanti dal lavoro di informatizzazione dei documenti. Mediante questi strumenti chi è dedito alla ricerca storica può infatti continuare a svolgere dal proprio computer molte delle preliminari attività di indagine che lo porteranno poi a consultare con maggiore celerità e puntualità i documenti all’interno dell’archivio.
La descrizione informatizzata segue la struttura gerarchica degli archivi stessi con una articolazione in fondi, serie, sottoserie, sino ad arrivare alle unità di raggruppamento più piccole costituite dal singolo documento. L’archivio virtuale così prodotto si caratterizza anche per l’esistenza di una rete di relazioni tra fondi diversi, dati ad esempio dagli autori dei documenti, come nel caso dei vescovi che hanno operato con la loro opera amministrativa e pastorale in tutte le parrocchie della Diocesi. In tale modo persino l’utente digitale non specializzato può facilmente orientarsi all’interno della ricerca archivistica.
Va sottolineato che le potenzialità del web possono generare equivoci negli utenti non abituali degli archivi i quali potrebbero aspettarsi di visualizzare sullo schermo ogni singolo documento digitalizzato. Attualmente la descrizione archivistica, così come nei cataloghi bibliografici, ha essenzialmente la funzione di garantire il rinvenimento degli oggetti descritti. Attraverso i cataloghi informatizzati è possibile verificare la presenza e la disponibilità di documenti e studiare enti e istituzioni attraverso gli atti che produssero nel tempo. La descrizione delle risorse, per quanto dettagliata non sostituisce infatti la consultazione diretta dei documenti.
La percentuale di documenti disponibili online in Italia è ancora bassa e limitata essenzialmente a documenti di particolare pregio che si vogliono tutelare dall’usura della consultazione diretta: è il caso, ad esempio, dei documenti cartografici conservati presso le istituzioni statali che si possono oramai sfogliare comodamente da casa.
Anche presso l’Archivio Diocesano di Albenga la percentuale di documenti totalmente digitalizzati è ancora bassa; tuttavia alcuni dei documenti di maggiore importanza storica sono attualmente disponibili alla totale consultazione: è il caso delle pergamene pertinenti all’Archivio del Capitolo della Cattedrale, ovvero il nucleo che conserva alcuni tra i documenti più antichi relativi per lo più all’amministrazione dei beni capitolari e alla gestione del patrimonio della chiesa, di cui sono disponibili sia la riproduzione digitale sia, in molti casi, la trascrizione integrale del testo grazie al lavoro qualificato e generoso del prof. Giovanni Puerari
L’archivio va quindi verso nuova dimensione, non costituisce più solo un labirinto di scaffali con vecchi registri polverosi e di difficile se non impossibile accesso, ma uno strumento aperto alle nuove generazioni di studiosi che si adegua, fortunatamente, all’evoluzione della tecnologia.
Dott. Alma Oleari
Direttore dell’Archivio Diocesano Albenga-Imperia

